Quando la competizione tra atenei va oltre il piano accademico
L’idea di rivalità è molto articolata e ricca di sfaccettature, e soprattutto può essere applicata a diversi ambiti: ci sono rivalità tra aziende, tra squadre sportive, tra persone e anche tra università. Soprattutto se si tratta di università particolarmente prestigiose.
È normale infatti che ogni ateneo desideri primeggiare e soprattutto mantenere il primato nel corso del tempo. Ma quali sono i terreni di scontro su cui si gioca la lotta per il titolo di migliore ateneo? Sicuramente quello degli studi e della produzione accademica, è ovvio. Ma non è sempre così. Talvolta infatti le università si scontrano in vere e proprie gare sportive, con grande partecipazione collettiva.
Oxford e Cambridge, una rivalità che affonda le radici nel passato
In questo senso la rivalità più famosa è certamente quella tra Cambridge e Oxford, due eccellenze del mondo accademico d’oltremanica.
Se provassimo a chiedere a una qualunque persona in Inghilterra quale sia l’università più prestigiosa del Regno riceveremmo certamente risposte contraddittorie e in contrasto tra loro: d’altronde parliamo di due atenei prestigiosissimi, nati nel medioevo e in grado di rimanere ai vertici e aggiornarsi sempre nel corso della loro storia.
Partiamo da una curiosità legata alla fondazione: l’Università di Cambridge nasce nel 1209 grazie dall’iniziativa di alcuni studiosi di Oxford che, fuggiti dalla loro cittadina per scampare a una condanna a morte, hanno deciso di recarsi nella cittadina e insediarsi nell’istituzione di studi superiori presente, a cui sarebbe stato riconosciuto lo status di Università nel 1231.
Dal punto di vista accademico entrambe vantano un’offerta di grande spessore, come confermano le molte classifiche sull’offerta delle università che ogni anno valutano gli atenei di tutto il mondo. Se Oxford è più grande e industrializzata dal punto di vista meccanico, Cambridge offre uno sviluppo tecnologico ed elettronico all’avanguardia, grazie a studiosi che collaborano a progetti prestigiosi.
Oltre al piano degli studi c’è, però, un terreno dove lo scontro per la supremazia si fa particolarmente acceso: quello sportivo.
Per entrambi gli atenei l’evento più coinvolgente dell’anno è certamente la regata che si svolge sul Tamigi dal 1829, detta anche The Boat Race. Nessun inglese si esime dal fare il tifo per una o l’altra compagine, vedendo gli studenti più sportivi contendersi il titolo a suon di remate. La prima manifestazione di questo genere si svolse grazie all’idea di uno studente di Cambridge, che decise di sfidare un amico-rivale presso il piccolo centro di Henley. Visto il successo e la partecipazione anche al di fuori delle università, nel corso del tempo si decise di spostare la manifestazione a Londra, rendendola un evento di portata nazionale.
Oltre al canottaggio, la rivalità sportiva assume i contorni della sfida di rugby, in un incontro che prende il nome di Varsity Match. In questo caso a partecipare sono tutte le università del paese, ma nonostante questo il match che tiene tutti attaccati allo schermo è certamente quello tra Oxford e Cambridge. Dal 1872 difficilmente viene saltato un appuntamento, sempre tenuto nello stadio di Twickenham, il più importante quando si parla di questo sport.
Harvard contro Stanford: chi avrà la meglio?
La rivalità tra atenei non è una prerogativa inglese. Spostandoci negli Stati Uniti possiamo infatti incontrare altri due prestigiosissimi atenei in una costante diatriba per la supremazia del prestigio: Harvard e Stanford.
Harvard nasce nel 1639 come ateneo dedicato al clero con il nome di New College, ma solo 3 anni dopo viene ribattezzato Harvard College proprio per esaltare il gesto di un generoso uomo inglese che decise di donare al College 400 tomi, dando così inizio alla costruzione di una delle biblioteche più famose del mondo. Nel 1780, poi, Harvard ha ottenuto lo status di Università con l’entrata in vigore della Costituzione del Massachusetts. La nascita dell’università di Stanford, invece, risale al 1885. A fondarla sono stati Jane e Leland Stanford, che hanno deciso di dare vita a un istituto di studi in California in memoria del figlio Leland Stanford Jr, morto prematuramente a 15 anni.
Anche in questo caso un terreno di scontro particolarmente acceso è quello sportivo, perché sono molte le assonanze dal punto di vista accademico, sia per quanto riguarda la gestione dell’offerta formativa sia quella dell’ammissione: solo il 4% di chi fa domanda viene ammesso, poiché non basta essere studiosi, ma servono delle doti personali e innate che sono valutate e misurate con particolari test, che nel corso del tempo sono diventati leggenda.
Bocconi e Politecnico: da quale istituto può uscire un leader?
Concentriamoci ora sull’Italia, dove non mancano le università storiche, alcune maggiormente titolate nell’area umanistica e altre proiettate verso la scienza e la tecnologia.
Una rivalità che si consuma nel nostro paese si gioca a Milano e coinvolge due atenei prestigiosissimi dal punto di vista dei risultati e delle personalità che vi sono uscite: la Bocconi e il Politecnico.
Per quanto riguarda la prima, il programma esula le normali conoscenze di un manager di alto livello, proponendo lezioni personalizzate e collaborando con alcuni dei marchi e delle aziende più importanti del mondo, come ad esempio Gucci e Prada. La carriera che si prospetta a coloro che escono dalla Bocconi è di altissimo profilo dal punto di vista gestionale e manageriale, con la possibilità di trovare un prestigioso lavoro in ogni zona del mondo, essendo una realtà altamente multiculturale.
Il Politecnico, invece, si concentra maggiormente sull’aspetto tecnologico e informatico, sempre con il fine di creare dirigenti e manager da posizioni di vertice. I mezzi messi a disposizione sono tra i più moderni del mondo, assicurando una formazione top e un impiego quasi immediato appena conseguita la laurea.
La nascita della Bocconi di colloca intorno al 1902, piuttosto recente rispetto alle altre realtà che abbiamo citato fino a questo momento, ma in grado di crescere ed espandersi rapidamente, conquistando una posizione di vertice in Italia. Il Politecnico, invece, precede la fondazione di qualche decennio, grazie all’idea di Francesco Brioschi, già politico, matematico e rettore in molte realtà del nostro paese.
Tra queste due università non abbiamo scontri sportivi come accade in America e in Europa, ma la rivalità si avverte fortissima dal punto di vista dei risultati annuali e del numero di manager che vengono forgiati da entrambe le parti.