Quali sono le competenze da sviluppare per distinguerti nel mondo del lavoro e prepararti ai trend futuri?
Ti sei mai chiesto quali competenze siano davvero importanti per il tuo futuro professionale? È probabile che tu ti trovi in un momento particolarmente importante: stai per cominciare l’ultimo anno delle superiori, o forse hai finito la maturità da qualche mese, e ancora non hai deciso quale strada intraprendere nel tuo futuro, se proseguire gli studi o iniziare a lavorare.
D’altronde un po’ di confusione è assolutamente normale, soprattutto in un periodo come questo. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, acquisire competenze specifiche è fondamentale per farsi notare dalle aziende dei settori che ti possono interessare nel futuro.
C’è chi sostiene che perfezionare le lingue (a partire dall’inglese) sia la risposta a tutti i problemi, mentre altri pensano che una laurea sia la scelta migliore, e c’è chi punta su corsi di formazione per affinare competenze già acquisite. Tuttavia, gli studi mostrano che nel 2025 ci sarà una forte domanda di specifiche skill, hard e soft.
Le hard skill più richieste
Secondo uno studio condotto direttamente da LinkedIn, la trasformazione tecnologica alla quale stiamo già assistendo e che vedremo sempre più ingombrante nel prossimo futuro sarà responsabile della richiesta fondamentalmente di 3 hard skill essenziali, ossia 3 competenze specifiche che serviranno per lo svolgimento di alcune mansioni ben determinate: l’analisi dei dati, la gestione della cybersecurity e lo sviluppo di software.
L’International Data Corporation ha previsto che, entro il 2025 verrà generato un quantitativo di dati corrispondente a circa 200 zettabyte, evento che implicherà una domanda sempre più crescente di professionisti in grado di interpretare e gestire una così enorme mole di informazioni.
Inoltre, anche lo sviluppo di nuovi software sarà di cruciale importanza visti i servizi IT che si prevede verranno integrati nel giro di 24 mesi dalla stragrande maggioranza delle aziende operative a livello globale; da ciò puoi dedurre quanto sia importante già da ora imparare i più comuni linguaggi di programmazione allo scopo di mettere al servizio delle aziende la propria competenza nel creare programmi da zero.
Oltre a quanto detto finora, un occhio di riguardo va anche posto sulla cybersecurity, settore tecnologico che sta diventando sempre più una priorità per le aziende dati i numerosissimi attacchi hacker finalizzati alla compromissione dei loro dati sensibili che subiscono su scala quotidiana.
A questo proposito, acquisire hard skill che ti permettano di poter rilevare eventuali manomissioni del sistema di sicurezza di un’azienda e di individuare tempestivamente le migliori strategie per proteggere la più grande mole di dati possibile è quanto mai fondamentale.
Infine, è doveroso menzionare anche le competenze in linea con le politiche ambientali adottate nell’ultimo periodo, come l’efficienza energetica o l’impiego di energie rinnovabili.
In base a quanto previsto dal World Economic Forum del 2023, tra le hard skill che saranno maggiormente richieste nel 2024 e nel 2025 figurano quelle tecniche specializzate nella manutenzione, installazione e sviluppodi impianti basati sull’energia eolica o solare, nonché le nozioni connesse alla gestione sostenibile delle risorse e dell’impatto ambientale e, infine, le competenze correlate alla progettazione e all’implementazione di soluzioni in grado di aumentare l’efficienza energetica.
Le soft skill più importanti
Acquisire un bagaglio di competenze specifiche non è l’unico passo da compiere per diventare un professionista in qualunque settore lavorativo nel quale tu voglia inserirti: è fondamentale, infatti, investire anche su altre capacità personali per distinguerti dalla concorrenza.
Il World Economic Forum ha analizzato le soft skill che saranno più richieste in futuro e, tra queste, ha annoverato innanzitutto l’intelligenza emotiva, ossia la capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri.
Parallelamente a ciò vi sono anche abilità come il pensiero critico e il problem solving: in una società in continua trasformazione, saper pensare criticamente e risolvere problematiche nate dal nulla e di complessità variabile è basilare.
Ti puoi accorgere di quanto queste soft skill potrebbero essere fondamentali soprattutto se pensi agli anni di pandemia trascorsi e a come sono arrivati: i leader aziendali, infatti, hanno dovuto cimentarsi nell’ideare nuove soluzioni per far fronte alle sfide imposte dalle restrizioni, adattando nuove strategie e operazioni in tempi ristrettissimi.
Se da un lato è cruciale che la tua mente sappia pensare in modo razionale e lucido, dall’altro è altrettanto importante non rinunciare a soft skill come la creatività e l’innovazione, ovvero la capacità di creare nuove idee e approcci altamente innovativi.
Come detto precedentemente, tra gli scenari che gli analisti prevedono si possano verificare nel prossimo biennio vi è la una sempre più marcata trasformazione digitale che, se ci pensi, richiederà una mentalità creativa e aperta utile per sviluppare soluzioni tecnologiche adatte a soddisfare le esigenze del pubblico.
Inoltre, in una società sempre più frenetica sarà cruciale anche avere una spiccata capacità di gestione del tempo, abilità che ti consentirà di organizzare, pianificare e priorizzare i compiti che dovrai svolgere definendo al contempo gli obiettivi da raggiungere.
È altrettanto importante anche sapersi adattare ai cambiamenti che ci saranno con una mentalità positiva, ottimistica, calma e auto-motivazionale, soft skill che potrebbero risultare vincenti in qualsiasi settore lavorativo.
Infine, sempre il World Economic Forum non ha dimenticato la comunicazione e le capacità di trasmettere e condividere idee o concetti in modo efficace e chiaro; sarà fondamentale, infatti, comunicare verbalmente e per iscritto, ma anche ascoltare attivamente per fornire feedback costruttivi e in grado di migliorare alcuni aspetti che necessiteranno di un cambio di rotta.