È stato pubblicato il QS Ranking by Subject: le università italiane sono al terzo posto in Europa per numero di piazzamenti
Ancora una volta l’Università la Sapienza di Roma è la migliore al mondo nel campo degli Studi classici e della Storia antica. Questa è solo una delle buone notizie che arrivano dall’edizione 2023 del QS World Rankings by Subject, la classifica stilata dall’azienda inglese Quacquarelli Symonds che valuta la reputazione degli atenei di tutto il mondo in relazione a specifiche materie. L’Italia conferma la qualità dell’insegnamento erogato nelle sue università e vede sette atenei presenti nelle diverse top 10: tra i paesi Ue solo l’Olanda ottiene un risultato migliore.
Cos’è il QS Ranking by Subject
Quella del 2023 è la tredicesima edizione del QS World University Rankings by Subject, che ogni anno mette a confronto l’offerta formativa di oltre 15.000 atenei in tutto il mondo in relazione a 54 discipline accademiche. L’obiettivo della classifica è quello di supportare futuri studenti nella ricerca delle migliori opportunità di formazione nel campo di loro interesse: infatti le valutazioni si basano sulla reputazione accademica dell’ateneo e del suo personale e sul tasso di impiego dei laureati.
Certo, le classifiche delle università vanno sempre prese con il giusto grado di spirito critico: una delle critiche che viene mossa al QS Rankings by Subject è proprio quella di essere stilata da un’azienda che offre servizi di consulenza alle università per aiutarle a migliorare le loro performance.
I primati italiani: Sapienza, Polimi e Bocconi
Rispetto alla scorsa edizione le università italiane hanno migliorato i propri risultati del 6,8%, facendo registrare un avanzamento in classifica in 139 casi (contro un peggioramento di 103 e 249 situazioni invariate). Spicca il primato della Sapienza che per il terzo anno consecutivo supera Oxford e Cambridge negli Studi classici, classifica in cui la Normale di Pisa si posiziona a un passo dal podio.
Ottiene buonissimi risultati anche il Politecnico di Milano che scala sei posizioni e si piazza al settimo posto in Ingegneria Meccanica e Aeronautica, ottavo per Arte e Design e decimo per Architettura. La Bocconi slitta al settimo posto in Business & Management mentre si piazza ottava nel Marketing, disciplina che per la prima volta quest’anno fa il suo ingresso nel ranking insieme a Data Science e Storia dell’arte.
Oltre la top 10
Se ampliamo lo sguardo fino a considerare le classifiche anche al di là della decima posizione ecco che il successo italiano si fa ancora più degno di nota: solo la Germania infatti ha un numero maggiore di atenei presenti nelle top 100 e top 200. Decisamente niente male.Medicina, Astronomia, Biologia e Fisica sono le discipline che vedono il maggior numero di dipartimenti universitari italiani in classifica; mentre se consideriamo i singoli atenei, quelli più presenti sono La Sapienza, l’Alma Mater Studiorum di Bologna e l’Università di Padova. Degno di nota è il risultato della Luiss Guido Carli: in un solo anno ha migliorato i propri risultati del 60% guadagnando il 14esimo posto in Studi politici e internazionali, il 46esimo in Business & Management e il 47esimo per Legge.